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Proseguono le trattative per il rinnovo del CCNL

Lo scorso 17 e 18 ottobre, Federconcia Italia, UNSIC e CONF.I.A.L. si sono incontrate a Roma per proseguire il confronto sul rinnovo del CCNL Concia Pelli e Cuoio. Di seguito, una sintesi dell'esito del tavolo negoziale.

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Federconcia Italia, il 31/08/2021, ha sottoscritto il CCNL di settore che comprende tutte le aziende conciarie, quelle che effettuano la lavorazione di pelli, pellicce, cuoio e quelle che producono e commercializzano prodotti utilizzati nella filiera o che erogano servizi alle relative aziende. Tale CCNL è scaduto il 31/08/2024.

Il CCNL Federconcia Italia del 1° settembre 2021 è il primo Contratto Collettivo del settore che contempla in un’unica disciplina contrattuale la normativa applicabile ai Dirigenti, Quadri, Impiegati ed Operai dipendenti delle aziende aderenti alla nostra Federazione datoriale di categoria. Tale scelta “unitaria” è stata operata dall’Associazione per contribuire ad accrescere la compartecipazione di tutti i Lavoratori ai processi aziendali, pur con le loro diverse responsabilità, promuovendo così le conoscenze e lo sviluppo aziendale con incremento della competitività, quali condizioni e strumenti indispensabili per affrontare le criticità e le sfide del mercato odierno e futuro.

Già dalla fine del 2023, Federconcia Italia aveva avviato il tavolo di confronto con le Parti sociali per discutere del rinnovo contrattuale 2024, anche alla luce delle diverse esperienze effettuate mediante numerosi Accordi Aziendali, poi sempre approvati con Referendum svolto tra tutti i Lavoratori interessati.

Lo scorso 17 e 18 ottobre 2024, Federconcia Italia e l’Associazione datoriale UNSIC, hanno avuto approfonditi incontri con CONFIAL, quale principale Organizzazione Sindacale sottoscrittrice del nostro CCNL. Durante tali incontri, sono stati trattati dalle Parti temi diversi e delineate le principali richieste e possibilità.

Per Federconcia Italia resta imprescindibile il rilancio delle aziende di settore, promuovendo forme responsabili di collaborazione di prossimità con particolare attenzione alla Contrattazione Aziendale, che poi dovrà essere normalmente sottoposta a Referendum formale tra tutti i Lavoratori interessati dalla sua applicazione. Cruciale è ora anche la flessibilità della prestazione lavorativa perché la crisi ha contribuito a rendere “isterica” la domanda, con minori quantità richieste nei singoli ordini e tempi di consegna sempre più ridotti. Inoltre, per poter ampliare la retribuzione dei Lavoratori senza esasperare l’aumento del costo del lavoro per unità prodotta, Federconcia Italia ed UNSIC hanno proposto di adeguare le retribuzioni anche mediante incremento del “salario di produttività” e del Welfare contrattuale.

Federconcia Italia e UNSIC, in un contesto di gravi incertezze della categoria, hanno così proposto regole semplici e chiare per le Imprese, finalizzandole alla difesa dei posti di lavoro compatibile con l’incremento della soddisfazione dei Lavoratori. Solo in questo modo, secondo le Parti datoriali, si potrà pensare al mantenimento dello sviluppo industriale di categoria e contrastare la concorrenza internazionale che ha costi energetici, del lavoro e di struttura di gran lunga inferiori a quelli italiani.

Federconcia Italia ha rassicurato la Parte Sindacale sul fatto che vi sia disponibilità datoriale a garantire i necessari adeguamenti delle retribuzioni all’aumentato costo della vita, prevedendo così i relativi incrementi retributivi dei minimi a livello nazionale e delle altre voci mensili. Poi, in sede aziendale, dovranno essere ulteriormente sviluppati interventi retributivi a seconda delle concrete situazioni e degli obiettivi aziendali di competitività, di produttività, di qualità ecc., che saranno concordemente definiti tra Azienda, Lavoratori e relativi Rappresentanti Sindacali Territoriali.

La crisi in atto ha rafforzato le ragioni delle nostre pregresse scelte contrattuali e, secondo Federconcia Italia, tale schema dovrà essere ancora rafforzato con risposte generali ai “problemi” di categoria e con l’introduzione contrattuale aziendale dei differenziali necessari emersi dalla valutazione degli aspetti specifici.

Federconcia Italia confida in un sollecito e responsabile rinnovo del CCNL per poter poi dedicare tutte le energie al contenimento della crisi in atto fino al suo superamento.

Nel segno di quanto precede, è stato deciso che Federconcia predisponga una bozza di soluzioni per discuterla e, possibilmente, deliberarla nel prossimo incontro.

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